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Storia del giornale
Gli Avvisi dei menanti
Roma, sede del papato, diviene presto un centro importante di notizie. Gli ambasciatori comunicano ai loro governi le notizie raccolte nella corte pontificia, la quale a sua volta riceve direttamente dagli stessi ambasciatori notizie sui paesi stranieri. Ma accanto a questo scambio di informazioni scritte per mezzo di lettere si aggiunge un'altra forma d'informazione attraverso gli Avvisi, costituiti da fogli di notizie redatti dai cosiddetti menanti (1). Questi Avvisi erano fogli della grandezza della pagina di un libro, ma in qualche caso fogli piegati in più pagine, contenenti una o più notizie ciascuna contrassegnata da un nuovo capoverso. Il titolo era generalmente costituito dall'indicazione della città alla quale la notizia si riferiva. Scritti generalmente in prosa ma spesso anche in versi, gli Avvisi dei menanti, che alle volte contenevano illustrazioni firmate anche da autorevoli artisti (2), venivano recapitati attraverso i mastri di posta, detti anche corrieri (3), i quali adempivano ad un altro importante compito, quello cioè di annotare sul foglio di viaggio le notizie che raccoglievano di tappa in tappa, diventando così preziosi informatori cioè veri e propri cronisti. (4) Destinatari degli Avvisi erano le Corti, i principi, le famiglie signorili, e importanti mercanti ai quali ultimi era indispensabile la conoscenza di notizie per regolarsi nei loro affari. Ma oltre a Roma (5) non dobbiamo dimenticare Venezia, porta dell'Oriente, nella quale fiorirono i cosiddetti broglietti, piccoli avvisi informativi delle sedute del Maggior Consiglio e degli avvenimenti cittadini, primo esempio di giornalismo urbano. (1) Così chiamati perché menavano la mano. (2)
Si è trovato un Avviso con una xilografia di Dürer.
(3)
Non a caso molti quotidiani conservano nelle loro testate la parola Post.
(4)
I corrieri diventavano spesso pericolosi concorrenti dei menanti, in quanto, sostituendosi a loro, sottraevano clienti.
(5)
I menanti romani avevano sede per lo più nel “quartiere dei banchi” nei pressi di Via Giulia, allora centro degli affari.
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Theorèin - Aprile 2004 |